Le recensioni online influenzano ormai gran parte delle nostre decisioni: che si tratti di scegliere un hotel, prenotare un ristorante o acquistare un prodotto, leggere le opinioni di altri utenti è diventato un passaggio quasi obbligato. Ma non sempre dietro quelle stelline si nascondono esperienze reali.

Proprio per questo il Senato ha approvato una legge che punta a mettere ordine nel mondo delle recensioni digitali, con l’obiettivo di proteggere consumatori e aziende oneste da contenuti falsi o manipolati.

Solo recensioni vere, da persone reali

Il primo punto della riforma riguarda l’autenticità dei commenti. Le piattaforme saranno obbligate a pubblicare solo recensioni scritte da utenti verificati, ossia persone che potranno dimostrare di aver davvero acquistato un prodotto o usufruito di un servizio.

Per farlo, basterà allegare una prova d’acquisto — come uno scontrino o una ricevuta — così da garantire che la recensione si basi su un’esperienza concreta.

Stop quindi ai commenti anonimi, tranne in casi particolari come segnalazioni legate alla sicurezza o alla privacy. In tutte le altre situazioni sarà necessario dichiarare la propria identità in modo trasparente.

Più chiarezza su come vengono gestite le recensioni

Un altro aspetto importante riguarda la trasparenza delle piattaforme. I siti dovranno spiegare chiaramente come funzionano i processi di pubblicazione e moderazione delle recensioni: quali vengono accettate, quali vengono modificate o eventualmente eliminate, e per quale motivo.

Anche eventuali cambiamenti successivi – come correzioni o cancellazioni – dovranno essere tracciabili. In questo modo si eviteranno manipolazioni o “aggiustamenti” di comodo.

Niente più recensioni scritte dall’intelligenza artificiale

Con l’avvento dei sistemi di intelligenza artificiale, cresce il rischio di recensioni generate automaticamente. La nuova legge mette un freno anche a questo fenomeno: i commenti prodotti da chatbot o software saranno vietati, a meno che non venga chiaramente specificato che si tratta di un contenuto generato artificialmente.

L’obiettivo è semplice: aiutare gli utenti a distinguere un’opinione autentica da un testo automatico.

Recensioni sponsorizzate? Devono essere segnalate

La norma tocca anche un altro punto delicato: le recensioni pagate o promozionali. In molti casi, influencer o utenti vengono ricompensati per scrivere commenti positivi su un’attività o un prodotto.

Da oggi, queste recensioni dovranno essere dichiarate in modo chiaro e visibile. Il lettore deve sapere se sta leggendo un giudizio spontaneo o un contenuto sponsorizzato. Allo stesso modo, sarà vietato pagare qualcuno per pubblicare recensioni negative contro i concorrenti.

Solo esperienze recenti

Per garantire maggiore affidabilità, le recensioni dovranno essere pubblicate entro 30 giorni dall’esperienza. In questo modo, le opinioni rifletteranno la situazione reale e aggiornata del servizio o del prodotto, evitando giudizi obsoleti o fuori contesto.

Un cambiamento importante per turismo e ristorazione

Il settore che più risentirà di questa riforma è quello del turismo e della ristorazione, dove le recensioni online possono determinare il destino di un’attività. Una sola stella in più o in meno può influire su prenotazioni e reputazione.

Le nuove regole puntano a valorizzare chi lavora con serietà, penalizzando chi usa recensioni false per migliorare la propria immagine. Le associazioni di categoria accolgono con favore la legge, convinte che più trasparenza significhi anche più fiducia da parte dei clienti. Alcune piattaforme, però, chiedono tempo per adattarsi, citando i costi e la complessità dei controlli richiesti.

Verso un web più trasparente e credibile

La battaglia contro le recensioni fasulle è solo un tassello di un percorso più ampio: rendere internet un ambiente più affidabile e responsabile.

Se la legge sarà approvata in via definitiva, l’Italia potrà vantarsi di essere tra i Paesi europei più attenti alla qualità delle informazioni online, contribuendo a costruire un mercato digitale più giusto, trasparente e basato sulla fiducia reale.